giovedì 7 maggio 2015

Travel & World: La chiamano "La città dei papi"...Anagni tra medioevo, architettura e disincanto


Percorrendo l'A1 da Roma in direzione Napoli, dopo circa 50 Km si arriva all'uscita autostradale "Anagni-Fiuggi Terme". E qui se siete amanti dell'arte e dell'architettura (in particolare medievale), vi consiglio veramente di svoltare e di apprestarvi a visitare quella che è nota come "La città dei Papi". Questo soprannome le è stato attribuito, poiché nel corso della sua storia ha dato i natali a ben quattro pontefici (Innocenzo III, Alessandro IV, Gregorio IV e Bonifacio VIII), ed è stata a lungo residenza e sede papale.




Grazie ai papi, Anagni è stata un centro di grande importanza in tutto il basso e l'alto medioevo; qui sono passati gli uomini più potenti dell'epoca, coloro che poi hanno scritto la storia. 
Celebre fu quello che venne rinominato come "lo schiaffo di Anagni", un episodio occorso il 7 Settembre del 1303 ai danni dell'allora papa Bonifacio VIII. 





La storia dell'oltraggio di Anagni

Il re Filippo IV inviò i suoi emissari Guglielmo di Nogaret, membro del Consiglio di Stato di Francia, e Giacomo Colonna, detto "Sciarra", al cospetto del papa, dopo che gli stessi emissari avevano reclutato circa duemila armati, per intimare al pontefice di ritirare la bolla Super Petri Solio, peraltro non ancora pubblicata, che conteneva la scomunica per il monarca francese, e per condurlo prigioniero a Parigi, ove avrebbe dovuto essere sottoposto a processo. Durante la notte tra il 6 ed il 7 settembre, probabilmente con l'aiuto del Podestà dell'epoca, i soldati entrarono ad Anagni, passando senza combattere attraverso una delle porte della città, e la occuparono. Il pontefice fu rinchiuso nel palazzo di famiglia (oggi Palazzo Bonifacio VIII) e sottoposto a varie angherie e privazioni. Sembra, a questo punto, che Guglielmo di Nogaret e il Colonna cercassero di costringere il papa, oltreché a ritirare la bolla, anche ad abdicare oppure a seguirli a Parigi; i due avrebbero però avuto dubbi ed esitazioni. Accadde così che, dopo due giorni di prigionia, Bonifacio VIII venisse liberato dagli Anagnini, che presero le difese del pontefice loro concittadino, ribellandosi ai congiurati. Una volta liberato, il papa, dopo aver benedetto e ringraziato gli Anagnini, rientrò rapidamente in Roma. In ogni caso la morte di Bonifacio, un solo mese dopo questo evento, darà, poco tempo dopo, il via libera al controllo della Francia sul papato e, di conseguenza, al trasferimento della sede papale ad Avignone.
(Fonte: Wikipedia)

A testimonianza della gravosità dell'evento, anche i versi di Dante, all'interno del Purgatorio nella Divina Commedia

« Perché men paia il mal futuro e 'l fatto,

veggio in Alagna intrar lo fiordaliso,

e nel vicario suo Cristo esser catto.



Veggiolo un'altra volta esser deriso;

veggio rinovellar l'aceto e 'l fiele,

e tra vivi ladroni esser anciso. »

Al giorno d'oggi numerosi splendidi monumenti restano a testimoniare l'importanza ricoperta da Anagni in epoca antica. Qui un elenco di cosa vedere assolutamente all'interno di questa città così affascinante:

La cattedrale di Santa Maria




La cattedrale di Santa Maria è la chiesa più importante di tutto il comprensorio, per stile, architettura e storia. E' dedicata al culto di Santa Maria Annunziata, ed ha la qualifica di basilica minore.

Il complesso fu edificato a partire dal 1072 in stile romanico, ma dopo i restauri furono aggiunti elementi gotici. Questo luogo fu sede del "pactum anagninum", e della canonizzazione di vari santi, tra i quali ricordiamo Bernardo di Chiaravalle e Chiara d'Assisi.

Gli esterni sono deliziosi. Nella parte occidentale un imponente scalinata e l'abside donano magnificenza alla basilica (vedi foto iniziale). Da ricordare poi la statua di Bonifacio VIII.



L'interno è costituito da tre navate ed arricchito da una pregevolissima pavimentazione a mosaico, realizzato dai Cosmati. Sono presenti pitture del Borgogna, del Frenguelli e di Pietro e Giovanni Gagliardi, di notevolissimo rilievo artistico.
Nell'abside maggiore si possono invece ammirare tre opere del Vassalletto: una colonna tortile mosaicata per il candelabro del cero pasquale, la cattedra episcopale e il ciborio che copre l'altare. 





Nella zona sottostante alla Cattedrale, è situata la Cripta dedicata a San Magno (patrono della città). E' nota come la "Cappella Sistina del Medioevo", a testimonianza di tutto il suo pregio. E' arricchita da un bellissimo intreccio di archi romani, dal pavimento cosmatesco originale, e da splendidi affreschi opera di artisti ignoti che ricoprono una superficie di 540 metri quadrati. Il ciclo rappresenta la storia dell'uomo, dalla sua creazione fino al giorno del giudizio. Sulle ventuno volte sono raffigurate scene provenienti dall'Antico e dal Nuovo Testamento, più un rarissimo ciclo scientifico sulla creazione dell'uomo.



Gli affreschi sulle pareti raccontano dei miracoli attribuiti a S.Magno, e le agiografie dei santi sepolti negli altari (oltre al patrono, SS. Aurelia e Noemisia, S. Secondina e in aggiunta le reliquie di S.Oliva, S.Sebastiano, S.Cesareo ed altri martiri.
Il tesoro del Duomo comprende una selezione di ori, smalti avori, tessuti. Degno di nota anche il cofanetto di San Thomas Becket.

Palazzo della ragione




Il palazzo della ragione attualmente ospita la sede municipale di Anagni. Fu costruito da Jacopo da Iseo nel 1163, ed è costituito dalla giustapposizione di due pre-esistenti edifici, collegati tra loro dal portico (sottostante alla Sala della ragione). Sulla facciata nord è posta la loggia del banditore.

Palazzo Bonifacio




Fu residenza della famiglia Caetani, al quale il papa apparteneva. Questo fu il luogo nel quale avvenne il su citato oltraggio (Sala dello Schiaffo).

Casa Barnekow



Degna di nota è Casa Gigli, un palazzo medievale acquistato e ristrutturato verso la metà del XIX secolo dal barone svedese Albert Von Barnekow. In seguito a una radicale crisi religiosa, il nobile scandinavo si occupò di dipingere la facciata della propria residenza con icone raffiguranti il diavolo, dal quale egli stesso era ossessionato e spaventato.

Si ritiene che questa fu la residenza che ospitò anche Dante Alighieri, durante una sua permanenza in città.

Mura poligonali

Anagni è circondata da un'imponente cinta muraria poligonale. Per la sua grandiosità, in epoca antica la sua costruzione fu attribuita ai Ciclopi.

Una parte delle mura dal rilevante interesse artistico, è quella degli Arcazzi, che però al giorno d'oggi risultano in stato di semi-abbandono.




Bene, in questo articolo ho provato ad invogliarvi a visitare questa bellissima cittadina, mostrandovi il meglio del patrimonio artistico di cui Anagni è dotata. Purtroppo dal punto di vista turistico "la città dei Papi" non viene minimamente valorizzata. In buona parte viene penalizzata dalla vicinanza a Roma, che ne fagocita l'eventuale afflusso turistico; per la restante parte, la colpa può essere attribuita agli anni di cattiva gestione al quale è stato sottoposto il comune ciociaro, gestione che si è dimostrata totalmente incapace di sfruttare l'immenso tesoro artistico e architettonico di cui esso dispone.
Una stima del danno, può essere fatta osservando invece l'ingente ricchezza che il turismo crea in Umbria, in centri medievali di dimensioni simili, che forse hanno molto da invidiare ad Anagni sul piano storico e artistico.

LF

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