venerdì 29 maggio 2015

Arte & Spettacolo: il fascino fatale delle Vanitas. Focus sulla corrente fiamminga del 600'


Con il termine Vanitas si indica un particolare tipo di natura morta che contiene elementi allegorici che richiamano il tema della caducità della vita. Vanitas vanitatum et omnia vanitas. Questo il monito biblico sull'effimera condizione umana che ha dato il nome a questa corrente pittorica, sviluppatasi nel XVII secolo soprattutto in Olanda.

Gli elementi ricorrenti nei quadri in esame richiamano la morte (tramite teschi, strumenti musicali, candele spente), lo scorrere inesorabile del tempo (clessidre e orologi), la transitorietà delle cose mondane e della vita (bolle di sapone, fiori spezzati, frutta marciscente).


Grande influenza sui pittori la ebbero le epidemie di peste e l'ondata di pessimismo ad esse conseguente, avute proprio in quel periodo nel continente europeo. I massimi esponenti di questa corrente furono: Salvator Rosa, Guercino, Antonio de Pereda, Hans Holbein il Giovane, Pieter Paul Rubens, Pieter Claesz, Simon Renard de Saint-André. Ma anche la celebre Canestra di Frutta del Caravaggio, può essere ricompresa all'interno di questa corrente.

Galleria fotografica:


  Pieter Claesz - Vanitas


  Barthel Bruyn - Vanitas


  Caravaggio - Canestra di frutta


  Evaristo Baschenis - Natura morta con      strumenti musicali


 Simon Renard de Saint-André - Vanitas

Se questo articolo vi ha incuriosito, vi invitiamo ad approfondire questo genere pittorico (forse poco considerato). Il tema che queste opere raccontano e il modo in cui lo fanno, hanno un qualcosa di veramente affascinante.


LF

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