Inauguriamo oggi la rubrica di Smartlife dedicata al mistero, all'ignoto e all'arcano, parlando del celebre "Manoscritto di Voynich", definito da Robert Brumbaught come il "libro più misterioso del mondo".
Con manoscritto di Voynich ci si riferisce ad un codice illustrato risalente al XV secolo, vergato con un sistema di scrittura attualmente rimasto indecifrato e un idioma completamente sconosciuto. Inoltre le pagine riportano delle illustrazioni che raffigurano specie vegetali a noi ignote. Attualmente l'unico esemplare è conservato presso la Beineke Rare Book and Manuscript Library dell'Università di Yale, negli Usa.
Il nome deriva da Wilfrid Voynich, mercante di libri rari di origini polacche, che lo rilevò dal collegio gesuita di Villa Mondragone. Il venditore rinvenne all'interno del volume, una lettera firmata dal medico reale di Rodolfo II di Boemia, con la quale egli spediva il libro a Roma, presso un amico poligrafo affinchè lo decifrasse. Nell'epistola, il medico annotava di essere entrato in possesso della copia ereditandola da un suo amico, e che ancor prima era appartenuto all'imperatore Rodolfo II, che aveva acquistato il pregevole esemplare per una cifra molto elevata, credendolo opera di Ruggero Bacone.
Il manoscritto è impresso su pergamena di capretto ed è composto da 102 fogli (204 pagine). L'analisi della rilegatura ha però evidenziato come le pagine fossero state originariamente in numero maggiore, e che 14 fogli si siano smarriti nel corso dei secoli. I temi delle numerose illustrazioni ivi riportate, sono stati utilizzati dagli studiosi per suddividere l'opera in sezioni (che sono state anche rinominate):
- Botannica (Sezione I, fogli 1-66): contiene svariati disegni di piante sconosciute;
- Astronomica (Sezione II, fogli 67-73): raffigura dei diagrammi che sembrano riferirsi alle stelle, ed è possibile riconoscere le rappresentazioni di alcuni segni zodiacali;
- Biologica (Sezione III, fogli 75-86): include illustrazioni raffiguranti sagome femminili nude, immerse fino al ginocchio in bizzarre vasche intercomunicanti contenenti un misterioso liquido;
Tra la III e la IV sezione, è presente un foglio ripiegato che riporta 9 medaglioni con immagini di stelle, cellule, raggiere di petali e fasci di tubi.
- Farmacologica (Sezione IV, fogli 87-102): contiene immagini di fiale e ampolle tipiche delle farmacie dell'epoca, e piccole pianti o radici.
Dopo la IV sezione, dal foglio 103 in poi, è presente un'ultima sezione che non include immagini, che sembra essere come una sorta di indice.
Nel corso dei secoli, svariati studiosi hanno provato a crittografare il codice, senza risultati apprezzabili. I più brillanti esperti di codici si sono soffermati nel tentativo di far luce sul grande mistero che cela il volume, ma tutti hanno concluso le loro ricerche con un buco nell'acqua.
Solo recentemente sembrano emergere alcune interessanti ipotesi: secondo una recente ricerca del National Geographic, l'autore del misterioso volume sarebbe Antonio Averlino (Filarete), il quale avrebbe cifrato al suo interno i risultati della sua attività di spionaggio, compiuta ai danni della Serenissima per conto della Sublime Porta.
Due ricercatori italiani invece sostengono che il libro costituisca una sorta di "manuale" medico-erboristico.
Stephen Bax, professore di linguistica all'Università del Bedfordshire invece, sembra essere giunto ad una conclusione completamente differente; lo studioso è partito dall'analisi delle illustrazioni nella parte erboristica ed astronomica, ed è riuscito così ad identificare alcuni possibili nomi di piante come l'Elleboro. Questa pianta sembrerebbe essere definita nel testo con il nome di "Kaur", ancora utilizzato oggi nel Kashmir per definire la specie. L'opinione di Bax è che il manoscritto non sia stato scritto in codice, ma più semplicemente in una lingua (o in un dialetto) del Caucaso oggi estinta.
Quale mistero si cela realmente dietro questo affascinante libro? Si tratta di semplice falso storico o di un autentico codice che cela al suo interno gli echi di un passato a noi ignoto?
LF
Nessun commento:
Posta un commento