Sono un accanitissimo fan di JRR Tolkien. Amo tutti i suoi libri e li ho letti quasi tutti. Ho anche visto tutte le trasposizioni cinematografiche fin ora prodotte e in particolare, conosco a memoria tutte le frasi della trilogia del Signore degli Anelli.
Fino a qualche mese fa ero anche convinto che Tolkien fosse il fantasy. Infatti nessuno dopo di lui è riuscito ad apportare a questo genere un contributo soltanto minimamente paragonabile; di conseguenza mi sono sempre mostrato un po scettico verso gli autori (contemporanei e non) che scrivono di questi mondi, spesso scopiazzati da Arda. Ma l'anno scorso, incuriosito dalla serie tv prodotta dalla HBO, mi sono inerpicato nella lettura della saga de "Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco".
Sopresa: la storia mi ha preso talmente tanto, che in quattro giorni ho finito tutto il volume 1 (Il trono di spade + il grande inverno). Non leggevo qualcosa di così coinvolgente, ben scritto ed appassionante dai tempi di Harry Potter, o del già citato Signore degli Anelli, o dei Pilastri della Terra (di Ken Follett, altro libro che consiglio vivamente). Ho amato così tanto le sue pagine, da divorarmele letteralmente e mi sono convinto che forse nel fantasy, c'è ancora qualche speranza, anche nella steppa del dopo-Tolkien.
Il visconte di Bragelonne - Alexander Dumas
Il signore delle mosche - William Golding
Hyperversum. Il cavaliere del tempo - Cecilia Randall
Il buio oltre la siepe - Harper Lee
Il piatto piange - Piero Chiara
Al momento il libro sul mio comodino è Il discepolo di Elizabeth Kostova, che sto trovando discretamente piacevole, e che recensirò in un articolo prima o poi.
E voi? Riuscireste mai ad attuare questa tattica con un ciclo che vi è particolarmente gradito? Oppure utilizzate altre strategie? Fatecelo sapere.
LF
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